ARALDICA E STEMMA

Origine, storia e le diverse tipologie di stemmi di famiglia

Lo stemma è detto anche “arma” poiché, alla sua origine, fu raffigurato sulle armature, sugli scudi e sui vessilli, per l’esigenza di distinguere, prontamente, l’amico dal nemico sul campo di battaglia.

L’uso dello stemma si diffuse poi con i tornei e con le Crociate diventando, gradualmente, un segno distintivo non solo della singola persona ma del complesso di individui della stessa famiglia e trasformandosi nella vera e propria espressione grafica del cognome.

Gli stemmi erano posti su castelli, palazzi, case, chiese, cappelle, tombe, mobili, gioielli o semplici oggetti di uso personale, per indicarne la proprietà.

In ogni caso, lo stemma di una famiglia è un segno distintivo che fa parte del patrimonio morale che, dagli attuali rappresentanti, può essere trasmesso alle generazioni future.

Gli stemmi possono essere distinti in “gentilizi”, “di cittadinanza”, o “borghesi”.

Stemmi gentilizi

Sono quelli delle famiglie insignite di nobiltà titolata o civica: Re, Principe, Granduca, Duca, Marchese, Conte, Visconte, Barone, Signore, Patrizio, Nobile e Cavaliere.

Ciascun titolo è contraddistinto da specifici ornamenti dello scudo: elmi, corone, svolazzi, cimieri, manti e sostegni.

Stemmi di Cittadinanza

Sono quelli posseduti, da oltre cento anni, da famiglie che, pur non essendo in possesso di un titolo nobiliare, hanno goduto della “distinta civiltà” ossia che si sono distinte per censo, ceto e cariche ricoperte. Hanno uno specifico elmo non sormontato da corona.

Stemmi borghesi

Sono stemmi di famiglie non nobili, usati da varie generazioni o creati ex novo.
Devono, comunque, rispettare le regole araldiche e non ledere i diritti di terzi. Possono essere registrati per dar loro una forma di ufficialità che ne stabilisca, con data certa, l’appartenenza ad una specifica famiglia.

Stemmi di comunità

Esistono inoltre gli stemmi di comunità che si suddividono in:

  • Stemmi civici: sono quelli di Stati, Regioni, Province, Città e Comuni.
  • Stemmi ecclesiastici: sono quelli delle varie dignità ecclesiastiche come Papi, cardinali, Arcivescovi, Vescovi, Abati, Prelati domestici, Protonotari e Camerieri d’onore. La loro gerarchia è rappresentata dai copricapi, di vari colori, e dal numero di nappe.
  • Stemmi di enti come Università, Accademie, Collegi, Corporazioni, Confraternite, Associazioni sportive ed altri enti pubblici o privati.