Con “Famiglie cittadinesche di Belluno”, di Miriam Curti e Dina Vignaga, l’Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali continua ad arricchire la conoscenza di Belluno, ora più che mai sotto la lente di ingrandimento per le cose belle che brillano in essa. La presente ricerca è la continuazione logica di quanto le Autrici hanno pubblicato in “Le famiglie nobili di Belluno“.
Con questo studio infatti si termina l’illustrazione dei due strati più stimati di Belluno: dapprima quelli nobili e poi ora i “cittadineschi”, componente molto importante della popolazione, perché se i nobili avevano i titoli, i cittadineschi avevano a loro merito l’economia e il benessere della Città. Erano notai, avvocati, medici, altri laureati, ma anche ricchi possidenti, gente che si era fatta una posizione e che costituiva il nerbo della vita civile.
A loro viene dedicato uno studio puntiglioso con ritratti famigliari a tutto tondo, negli aspetti del vivere di tutti i giorni, fatto di matrimoni e di funerali, di testamenti e di doti, di pie pratiche e di condanne, in un mondo in cui l’Autorità religiosa e quella giudiziaria erano ben presenti.